4 gennaio 2011

SNAP: intersezioni di itinerari della cultura

Tra aprile del 1997 e dicembre del 1999 fu pubblicata, a cura dell'Associazione Arianna onlus, una rivista monografica chiamata "SNAP" dal sottotitolo "intersezioni di itinerari della cultura". Dopo un primo numero zero, ne seguirono altri 4 e i temi scelti furono: la biblioteca contemporanea, il giardino contemporaneo, il museo contemporaneo, l'artigianato contemporaneo.
Alla base delle scelte editoriali ci fu la percezione di una realtà in rapida metamorfosi che, se da un lato, diveniva sempre più complessa, dall'altro tendeva, anche grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, a connettersi in reti diffuse. Così si scriveva nell'editoriale del Numero 0: "...Tra i concetti in grado di sintetizzare con efficacia i caratteri essenziali della realtà contemporanea, due hanno avuto un particolare successo: quello di complessità e quello di rete.
Sebbene possano essere visti come contrapposti, entrambi colgono aspetti caratterizzanti il mondo in cui viviamo: da un lato la presenza di una molteplicità di esperienze e culture non più esprimibili attraverso grandi sistemi di pensiero universali, dall’altra l’emergere dei nuovi mezzi di comunicazione multimediali che moltiplicano a dismisura i dati della conoscenza disponibili. In questo magma informatico, sistematicamente intersecato da novità autentiche e da fenomeni puramente mercantili, le espressioni culturali e artistiche, pervase da tale turbinio di stimoli, non possono che riflettere il senso della generale frammentazione.
Facendo riferimento al concetto di “agire comunicativo”, secondo il quale la conoscenza degli oggetti deve essere sostenuta dall’intesa tra soggetti che si esprimono, seppure con linguaggi diversi, l’intento del nostro foglio sarà quello di osservare la realtà da un punto di vista che si
potrebbe definire fenomenologico, rivolgendosi ad oggetti, situazioni, eventi sempre circoscritti, sollecitando, nel contempo, conoscenze e sensibilità di più discipline, a convergere su di essi attraverso letture anche minimali.
Per quanto riguarda il nome scelto per il nostro piccolo giornale, SNAP deriva da un termine usato nell’informatica per indicare l’atto di “agganciare” un oggetto (ad esempio un disegno che si intende rielaborare). É una parola breve dal suono onomatopeico, con cui si vuole indicare l’interesse a “mettere in contatto”, a “fare interagire” esperienze e molteplici linguaggi, cogliendo le possibili connessioni determinabili su temi diversi..."

Nei prossimi post saranno riproposti articoli estratti da questa rivista che, dalle ceneri della sua precedente versione cartacea, rinascerà in formato digitale, desiderosa di riprendere un discorso interrotto più di 10 anni fa, ma consapevole della ancor maggiore necessità che oggi si ha di dare un senso a questa nostra realtà contemporanea.

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